sabato 22 maggio 2010




FRAMMENTI DI UN SOGNO 17/05/2010

Seduto a un tavolo. Di un capannone.
Con altri tre.
Poi fuori. Solo, a camminare
tra campi neri desolazione
e un cielo ocra crepuscolare
sopra di me
...
La città russa la piazza ventosa
giovani coppie della stessa età.
Passare guardingo radente un muro
cercare qualcosa scappare.
Chissà.
La luce gialla come mimosa
davanti il passato
dietro il futuro.
...
La pioggia che lucida il lastricato
si è fatta  notte nella città.
Oltre una soglia  la rampa scoscesa
sopra uno stretto camminatoio
di roccia lucida e scivolosa
un passo ancora...
la gamba sospesa
nel vuoto improvviso
di una discesa
e un paio di immensi baffoni  più giù.
Il ballatoio di lucido marmo
 contorno del cappello a visiera
di Josìp Vissariònovic Stalin
nel gigantesco bassorilievo
di pietra
...
Un uomo in divisa deciso
che  passa di fianco
verso quell'apertura
col bavero alzato sul viso
si appende a una sbarra di ferro
la spinge  in avanti guadagna l'uscita.
Oscillo la leva
ma lei torna indietro 
una volta due volte tre volte.
Non c'è verso
di invertire quel moto.
La presa che allenta le dita
e sotto la statua di Stalin
lontana lontana.
La osservo
appeso nel vuoto.

Leone