paciente
que calla y aguarda
Y en la noche está la hora
en la mano
que apacigua
di Raticulina
Parole e Musica
""...IN ORIENTE LA NOZIONE DI MISURA NON HA AVUTO,NEPPURE LONTANAMENTE,UN RUOLO ALTRETTANTO FONDAMENTALE CHE IN OCCIDENTE. NELLE FILOSOFIE DOMINANTI DELL'ORIENTE L'INCOMMENSURABILE (AD ES.CIO' CHE NON PUO' ESSERE DENOMINATO O DESCRITTO... ATTRAVERSO QUALCHE SPECIE DI RAGIONE) E' TENUTO PER LA REALTA' ORIGINALE. PER ES.IN SANSCRITO (LINGUA MATRICE DELLE LINGUE INDOEUROPEE),ESISTE LA PAROLA "MATRA" CHE SIGNIFICA MISURA ED E' MOLTO VICINA AL GRECO METRON.MA C'E' UN'ALTRA PAROLA,"MAYA",CHE HA LA STESSA RADICE E SIGNIFICA ILLUSIONE.PER NOI OCCIDENTALI LA MISURA E' L'ESSENZA STESSA DELLA REALTA',O ALMENO LA CHIAVE DELA SUA ESSENZA.PER GLI ORIENTALI LA "MISURA" E' UNA RAPPRESENTAZIONE DEL FALSO E DELL'INGANNEVOLE.E TUTTE LE FORME,LE PROPORZIONI E LE "RAGIONI" PERCEPITE DAI SENSI ALTRO NON SONO CHE UN VELO,UN'ILLUSIONE, "MAYA", SULLA VERA REALTA' DI CUI NIENTE PUO' ESSERE DETTO O PENSATO....""
Immortale Afrodite dal trono adorno figlia di Zeus, tessitrice d'inganni, ti prego, non piegare, divina signora, il mio cuore con angosce e tormenti. Vieni qui,se mai da lontano hai sentito un'altra volta la mia parola, e hai lasciato la casa del padre, e sei venuta aggiogando al carro dorato bei passeri che ti portavano rapidi sopra la terra nera, battendo fitte le ali nel cielo nel mezzo dell'aria; giunsero subito e tu, beata, sorridendo nel volto immortale, mi hai chiesto che cosa avevo, perchè ti chiamavo ancora, che cosa volevo insomma nel mio amore folle." Chi devo,Saffo, portare al tuo amore? Chi ti fa torto? E se ora fugge, inseguirà molto presto, se non accetta doni, farà doni, se non ama, amerà molto presto anche contro sua voglia." Ritorna ora, scioglimi dalle mie sofferenze angosciose; quello che il mio cuore vuole che si compia, tu compilo: sii mia alleata. SAFFO
"""Si disimpara a conoscere gli uomini se si vive tra gli uomini:troppo in tutti gli uomini è solo di facciata..Punzecchiato da mosche velenose e scavato, come una pietra, da molte gocce di perfidia, così sedevo in mezzo a loro e per di più cercavo di convincermi: "i piccoli non hanno colpa della loro piccolezza!". Specialmente quelli che si dicono "i buoni" , trovai che erano le più velenose delle mosche: essi punzecchiano in piena innocenza, essi mentono in perfetta innocenza: e come potrebbero essere "giusti" verso di me?"""
da Così parlò Zarathustra
F.Nietzsche