sabato 23 aprile 2011


Pasqua

Non cerco parole di pace
Non credo a parole di pace
Non credo alle leggi
Per fare più buona la gente
Il male morale
Opprimente
E i giudici di quel tribunale.
Non credo più a niente
Se non a Colui
Che ha combattuto
Quel male
E agli uomini ha detto:
 Non giudicate

Leone

14 commenti:

Gianna ha detto...

Versi forti...

Buona Pasqua!

leone ha detto...

Buona Pasqua a te, Stella!

Anonimo ha detto...

Una bella poesia, diversa dalle altre.
Cercavo pensieri diversi per Pasqua adattando citazioni di Maya e ho trovato queste pagine molto profonde.
Complimenti. Maria Rosaria da Bari.

leone ha detto...

Grazie M.Rosaria.

Mary ha detto...

Leggo un velo di tristezza in questi versi.Una malinconia che mette in evidenza il percorso non catartico della pace.Inoltre ognuno di noi potrebbe estrapolare qualcosa di proprio e rispecchiarvisi. La pace è meravigliosa come le parole, i simboli ed i colori che l'accompagnano... ma poi, nel cuore degli uomini, si ferma nella porta d'ingresso.
Per quanto riguarda la legge accomunata alla pace... ci sono punti di contatto.La legge è scritta dagli uomini come anche la costruzione della pace è opera umana, pertanto entrambe imperfette, non solo ora, nell'attualità, ma da sempre.
La poesia non è semplice, bisogna scendere nel profondo per carpirne il vero senso.
Un bacio!!!
Buona Pasqua( con ritardo) e Pasquetta:)))

leone ha detto...

Io vedo nella forzata costruzione culturale e anche giuridica di regole, comportamenti, linguaggio e addirittura sentimenti comuni,una forma di neo dispotismo "razionalista" che trovo falso e ipocrita...Anche Cristo con gli ipocriti del Sinedrio non cercava dialogo, erano "sepolcri imbiancati" e "razza di vipere"..Buona Pasqua anche a te,Miriam.Un bacio!

Anonimo ha detto...

E' una poesia molto forte e difficile da capire ma credo di capire a cosa ti riferisci.Anche le altre tue mi piacciono, sono molto ben scritte e con un bel ritmo.Luca da Venezia.

leone ha detto...

Grazie Luca del tuo commento,ho voluto privilegiare la brevità in questo caso(e anche in altri),rispetto alla chiarezza.Avevo provato ad aggiungere un concetto nella parte centrale ma suonava "prosaico" e toglieva il ritmo che volevo avesse.Poi ho trovato il verso che cercavo e che legava l'inizio e la fine, che già intuivo.Qualche parola si presta a equivoci come "il male morale", ma io intendevo con quel termine l'ipocrisia morale della bontà o dell'altruismo imposto con la propaganda o addirittura la legge...Non credo che a Cristo sarebbe piaciuto.

DIANA. BRUNA ha detto...

Ciao Leo,
passo per farti un salutino ed augurarti un bel fine settimana
Bciotto
Brù

leone ha detto...

Grazie Bruna!Ricambio il bacio!

Gianna ha detto...

A quando la prossima poesia?

leone ha detto...

Ciao Stella! Sarò scarso di mio ma mi sembra di aver detto tutto quello che volevo, in "poesia"...comunque lo farò, mi piace troppo, devo solo aspettare che il "vaso" si riempia e poi lo "svuoto".Un bacio.:-)

Anonimo ha detto...

Finalmente ho trovato il blog.Che emozione leggere le tue poesie!Proprio bravo Leoncino. Una che conosci bene.

leone ha detto...

Ahi, mi spaventa questo tono :-)))...comunque grazie "sconosciuta".Un bacio...